domenica 25 settembre 2011

Crema di zucca speziata

Ricordate la crema di zucca dell’ultimo post?
Beh mi è piaciuta talmente tanto che ho voluto subito rifarla. Ma questa volta in versione vegetariana e speziata. Anche in questo caso sono rimasta molto soddisfatta del risultato (diciamo estasiata visto che adoro le spezie. E qui ne ho usate alcune dal sapore delicato ma molto aromatiche).

Ingredienti:
(per 2 persone)

300 g di zucca gialla
1 patata media
1 scalogno
1 pezzetto di zenzero (1-2 cm)
2 bicchieri di brodo vegetale
3 semi di cardamomo
olio extravergine di oliva
3 cucchiaini di curcuma in polvere
rosmarino o erbe aromatiche miste
sale

La preparazione è simile a quella della prima crema di zucca.
Pulite e tritate lo scalogno. Mettetelo sul fondo di un tegame, unite un filo d'olio e fatelo rosolare brevemente (non deve colorire).
Eliminate la buccia della zucca e tagliatela a dadini. Sbucciate la patata e lo zenzero e tagliate anche questi a dadi. Mettete tutto nel tegame, unite il brodo e i semi di cardamomo, coperchiate e fate cuocere finché saranno morbide (se la zucca è molto asciutta, può essere necessario ulteriore liquido. Brodo o acqua andranno bene).
Quando le verdure saranno cotte, spegnete il fuoco e frullatele con un frullatore a immersione fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Aggiustate di sale, unite un cucchiaino di curcuma in polvere, un filo d'olio e mescolate bene. Riaccendete il fuoco e fate cuocere ancora un minuto (se risulta poco densa, lasciatela a fuoco basso ancora qualche minuto).
Disponete la crema in ciotole da zuppa e spolverate ogni porzione con un cucchiaio raso di curcuma in polvere e aghi di rosmarino o erbe aromatiche miste.
Servite la crema tiepida o anche fredda.

giovedì 22 settembre 2011

Crema di zucca con prosciutto croccante

Stagione di zucca? Faccio una vellutata! Ma guardando qua e là, mi sono resa conto che, nelle vellutate, il “velluto” è dato dalla panna. A dirla tutta, la vellutata è una preparazione che serve proprio a elaborare piatti cremosi e vellutati, ma la base è il “roux” e non mi va di usare il burro (così come non posso usare la panna). Che faccio? Preparo un roux fatto con l’olio o lascio tutto “nature” e preparo una crema? Mah?
Quindi ancora una volta invento e sperimento.
Il risultato a me è piaciuto molto, anzi direi moltissimo anche perché prepararla è semplicissimo. Spero piacerà anche a voi.

Ingredienti:
(per 2 persone)
300 g di zucca gialla
1 patata media
1 scalogno
1 pezzetto di zenzero (1 cm circa)
2 bicchieri di brodo (di pollo o carne)
2 fette di prosciutto crudo
olio extravergine d'oliva
pepe o noce moscata
sale

Pulite e tritate lo scalogno. Mettetelo sul fondo di un tegame, unite un filo d'olio e fatelo rosolare brevemente (non deve colorire).
Eliminate la buccia della zucca e tagliatela a dadini. Sbucciate la patata e lo zenzero e tagliate anche questi a dadi. Mettete tutto nel tegame, unite il brodo, coperchiate e fate cuocere finché saranno morbide (se la zucca è molto asciutta, può essere necessario ulteriore liquido. Brodo o acqua andranno bene).
Quando le verdure saranno cotte, spegnete il fuoco e frullatele con un frullatore a immersione fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Aggiustate di sale, unite un filo d'olio e lasciate al caldo (se risulta poco densa, lasciatela a fuoco basso ancora qualche minuto).
In una padella, senza aggiungere olio, sistemate le fette di prosciutto. Cuocetele a fuoco basso fino a che diventeranno croccanti (giratele un paio di volte). 
Disponete la crema in ciotole da zuppa, tagliate a striscioline il prosciuto e disponetele sopra. Se gradite spolverate con pepe o noce moscata e servite.

Note:
- se volete, un cucchiaio di panna da cucina (a porzione) lo potete comunque aggiungere.

domenica 11 settembre 2011

Polpette di melanzane


Non so se a voi capita. A me spesso! Se metto qualcosa nel cassetto del frigorifero, la dimentico! E ci ricasco ogni volta. Ma perché non li fanno trasparenti? Sicuramente esistono, ma il mio non lo è.
E quindi stavolta a chi tocca? Alle melanzane! Va bene, stasera melanzane. Però vorrei qualcosa di sfizioso (come al solito), non le solite “a funghetto” o grigliate, e neanche qualcosa di laborioso come una parmigiana (bona però).
Ma due polpettine, no? Ok, chiamo Tina (la mia amica di origine calabrese… se non ha la ricetta lei?) E guarda caso nel momento in cui stavo per prendere il telefono, lei è apparsa in chat. Destino? :-)
La ricetta che mi ha dato è quella tradizionale della sua famiglia (quindi un grazie anche alla mamma). Da quel che ho capito, ogni famiglia ha la propria ricetta, ché dipende anche dalla zona della Calabria… e non c’è peperoncino :-)
La ricetta di Tina è davvero facilissima e le polpettine sono venute benissimo.

Ingredienti:
(per 2 persone)

2 melanzane piccole
6 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di formaggio grana
1 uovo
1 spicchio d'aglio (facoltativo.. ma ci sta bene)
1 ciuffo di prezzemolo
olio extravergine di oliva
sale

Spuntate le melanzane, lavatele e tagliatele a dadini. Lessatele in abbondante acqua salata per 10 minuti (dal momento in cui l'acqua riprende il bollore). Poi scolatele e lasciatele raffreddare.
Nel frattempo preparate gli altri ingredienti. In una terrina versate il formaggio, 4 cucchiai di pangrattato, l'uovo, l'aglio e il prezzemolo tritati e un pizzico di sale.
Strizzate le melanzane tra le mani, per eliminare l'acqua in eccesso, e unitele agli altri ingredienti. Impastate il tutto aiutandovi con una forchetta (se l'impasto risultasse troppo molle aggiungete altro pangrattato).

Formate delle piccole polpette e passatele nel pangrattato rimasto.
Friggetele in olio ben caldo e servitele subito.

note:
- sono ottime anche al forno. Sistematele in una teglia ben oliata, a 17o° C finché saranno dorate.
- andando un po' contro la tradizione, io le ho servite durante l'aperitivo.
- se amate le polpette, provate anche quelle al sugo.


con questa ricetta partecipo al "POLPETTA CONTEST" di TuttoFaDado

giovedì 1 settembre 2011

Cantucci alle mandorle


Cena in agriturismo non lontano da Roma, piatti a base carne, funghi e piatti tipici romani e laziali… e alla fine: cantucci col vin santo! Tanto graditi che ho promesso di farli al più presto. E così è stato!
Ma il dubbio sorge spontaneo: i cantucci sono toscani e si mangiano anche nel Lazio? Facciamo un po’ di chiarezza.
I cantucci o cantuccini sono biscotti della tradizione toscana, tipici soprattutto della città di Prato, preparati con le mandorle e a volte aromatizzati con anice. Nel Lazio si chiamano tozzetti e, soprattutto nella provincia di Viterbo, vengono preparati con le nocciole. E ancora troviamo i pepatelli molisani o abruzzesi preparati con il pepe, i piparelli siciliani con il miele e gustati con malvasie o passiti… insomma troviamo varianti sul tema un po’ in tutte le regioni italiane. Sarà che la preparazione è una delle più antiche utilizzate per conservare i prodotti da forno? E sì perché, secondo me, derivano tutti dall’antico “pan biscotto” cioè un pane poco lievitato e infornato due volte (quindi “bis - cotto”): la prima per la cottura e la seconda (in fette) per l’asciugatura che rendeva il pane molto asciutto, conservabile per lungo tempo e facilmente trasportabile (pensiamo ai pescatori che stavano in mare per giorni)… bastava poi inzupparlo in una minestra o in brodo.
Qualunque sia il nome, sono buonissimi!
La mia ricetta di famiglia è con le mandorle (e personalmente uso l’olio al posto del burro). Oltre che con il vin santo provateli con il vino rosso!

Ingredienti:
(per 6 persone)

600 g di farina
300 g di zucchero
80 g di burro
(oppure 80 g di olio extravergine di oliva)
150 g di mandorle
4 uova
1 cucchiaino di lievito per dolci
la scorza grattugiata di un limone
(oppure una bustina di vanillina)

Mettete la farina, lo zucchero e il lievito in un ciotola capiente e create uno spazio al centro (la classica “fontana”). Aprite le uova e versatele al centro della farina.

Unite la scorza di limone, il burro fuso e le mandorle. Cominciate mescolando con una forchetta gli ingredienti al centro della ciotola, poi iniziate a incorporare la farina. Quando l’impasto è abbastanza consistente, tiratelo fuori dalla ciotola e continuate a impastare con le mani sul piano del tavolo.

Dividete l’impasto in tre parti e formate tre “salami” un po’ appiattiti disponendoli su carta da forno in una teglia.

Infornate a 175° C per 35 minuti, controllando che non imbruniscano troppo.

Tirateli fuori, fateli raffreddare leggermente (o usate un guanto da forno) e tagliateli a fette (un po’ oblique) di 1,5 cm circa di spessore.

Rimetteteli in forno per 10 minuti circa, riducendo la temperatura a 160° C.

Serviteli quando saranno completamente freddi.

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